shoulder
new_line
new_line
first
second
third
Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato
 
Move the mouse on the map
 
 
 
 
 
 
The Analysis of Frame
 
M 34 (NGC1039) - Open (galactic) Cluster: In Perseus - OCl 382; [KPR2004b] 36; C 0238+425; H 0346+24; Field: 1,9° x 2,8° - Mag. Limite Image: 17.9^ - 18.1^ (r) - Fonte: SDSS DR14 - Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 42m 05.05s - Dec J2000.0 +42° 45' 42.0" [SIMBAD] - Magnitudine: 05.37^ (b); +05.2^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 25,0' x 25,0' [Archinal-Hynes] - Position Angle: ---° - Object Classification TR. Type: lI3r.- Redshift z(~) V (Km/s): -0.000056 (~) - Spectrum: --- Distance: 446 pc
 

Nonostante sia tra gli oggetti del profondo cielo più cospicui della costellazione del Perseus l'ammasso aperto M34 è senz'altro meno appariscente del doppio Ammasso h & X Per essendo poco concentrato. . Scoperto da Giovanni Batista Hodierna prima del 1654, fu indipendentemente riscoperto e quindi registrato da C. Messier nell'agosto del 1764 come "... un ammasso di piccole stelle del diametro di 13'...". Il vero testo originale scritto da Messier è il seguente: " ...Amas de petites etoiles, entre la tete de Meduse & le pied gauche d'Andromede, prerque fous le parallele de g: avec une lunette ordinaire de 3 pieds on diftingue les etoiles. Sa position a ete determinee par b de la tete de Meduse." J. L. E. Dreyer nel 1888 lo descrive sommariamente come: "Cluster, Brighter, Very Large, Little considerably, scattered stars 9". Visibile con l'ausilio di qualsiasi binocolo, ha un'estensione apparente superiore al disco della Luna piena. E' identificabile 5° ad ovest della stella Algol (b Per), all'incirca lungo la retta che congiunge b Per con g And. Sia attraverso un modesto binocolo e sia tramite un piccolo telescopio si presenta di forma circolare, poco concentrato verso il centro, ma ben staccato dal fondo. Contiene circa 100 stelle tutte più luminose della 16^ magnitudine. La densità nella zona centrale dell'ammasso è di circa 20 stelle per parsec cubico, mentre il numero totale ammonta ad una settantina di membri. Le stelle più luminose sono giganti bianche di spettro B8, mentra la più brillante è appena più luminosa della 7a magnitudine. In profonde immagini realizzate in H-Alpha la regione dell'ammasso galattico M34 non sembra essere interessata da particelle HII ionizzato. Analizzando la lastra relativa all'immagine di M34 disponibile on-line del DSS e proiettando gli oggetti presenti del database SIMBAD, si viene a scoprire l'esistenza di un considerevole numero di stelle variabili presenti all'interno dell'ammasso. Per la precisione si contano ben 51 (!) stelle variabili del tipo BY Draconis, una categoria di stelle nane, scoperto nel 1966, con righe di emissione dei tipi spettrali dKe-dMe che mostrano variazioni luminose quasi periodiche con periodi che vanno da una frazione di giorno a 120 giorni e ampiezze da alcuni centesimi di magnitudine a 0,5 magnitudini in "V". In una prossima immagine, quando su pubblicherà un'altra fotografia di M34 a scala maggiore, in quell'occasione se ne riporterà la posizione e le principali caratteristiche di queste stelle variabili. Quest'informazione è stata ricavata analizzando un articolo apparso sul" Commission 27 and 42 of the IUAN Information Bullettin on the Variable Stars No.5969 - Konkoly Observatory Budapest - 31 January 2011" in cui si riferisce che l'ammasso aperto M34 è stato analizzato tramite indagini fotometriche per la durata complessiva di 5 mesi consecutivi.

 
La fotografia - Il campo inquadrato essendo abbastanza ampio (1,9° x 2,8° ottenuti con il TeleLens Nikon 300mm f/2,8 e il ccd SBIG ST-10XME), comprende alcuni oggetti interessanti. Oltre all'ammasso aperto M34 ci sono diverse stelle luminose: 10 per l'esattezza, tutte al di sopra della nona magnitudine, di cui una soltanto appena superiore alla settima. L'ammasso galattico M34 è stato volutamente decentrato per includere nell'inquadratura il gruppo di galassie appartenenti al catalogo NGC, situato presso il bordo inferiore ...(Continua...)
 
 
 
 

NGC 995 - Galaxy in Group of Galaxies in Andromeda - PGC10008; UGC 2118; MCG+07-06-044; 2MASX J02383202+4131452; Gaia DR2 337000318210922496; Z 539-63: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 38m 32.05s - Dec J2000.0 +41° 31' 45.35" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.5^ (b); 13.5^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: 13.1^ - Object Size: 1,7' x 1,2' [NGC .IC] - Position Angle: 35° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): ----.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: S0 D

Questa galassia nella fotografia appare piuttosto allungata con un bulge luminoso e codensato. A circa 35" d'arco sia in direzione NE e sia in direzione SE ci sono due stelle rispettivamente di 14,4^ (g) e di 15.8^ (g) fonte Gaia. Esattamente a N, sempre alla stessa distanza ce ne è un'altra di stella leggermente più debole, mag. 16,4^ (g), mentre ad E della galassia a circa 31" d'arco un'altra ancora di 17,7^ (g). L'estensione delle parti più deboli di NGC 995 sembrano misurare maggiormente di quanto riportato nel database SIMBAD; personalmente ho stimato l'asse maggiore di NGC 995 in circa 2,5' x 1,0'. NGC 995 così come NGC 996, NGC 999 e NGC 1001 più un'altra dozzina di galassie più piccole e meno luminose, appartengono tutte al gruppo di galassie denominato [CHM2007] HDC 158. Non è dato sapere se tutte queste galassie siano legate fisicamente.

 

NGC 996 - Galaxy in Group of Galaxies in Andromeda - PGC10015; UGC 2123; MCG+07-06-045; 2MASX J02383986+4138512; Z 539-64: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 38m 39.86s - Dec J2000.0 +41° 38' 51.27" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.5^ (b); 13.1^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: 13.6^ - Object Size: 1,4' x 1,4' [NGC .IC] - Position Angle: --.-° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): ----.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: E1

Galassia ellittica (tipo E1) che come per la precedente si trova nella costellazione di Andromeda, dato che il confine fra la costellazione di Andromeda e il Perseussi trova nelle immediate vicinanze di questo gruppo di galassie. Anche questa galassia appartiene al gruppo di galassie chiamato [CHM2007] HDC 158. Scoperta il 7 Dicembre del 1871 da Edouard Stephan NGC 996 è di 13,1^ magnitudine. Dreyer nel suo famoso catalogo la classifica come: "Very faint, very small". Nel 1996 a circa 28" d'arco N dal nucleo della galassia è apparsa una supernova denominata. SN1996bq. Scoperta da C. Pollas dell'Osservatorio della Costa d'Azzurra il 12 0ttobre quand'era di 18.7^ magnitudini (Circular No.6500 IAUC)

 

NGC 999 - Galaxy in Group of Galaxies in Andromeda - IC 240; PGC 10026; UGC 2127; MCG+07-06-047; 2MASX J02384745+4140132; Gaia DR2 337002895191098368; Z 539-66: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 38m 47.46s - Dec J2000.0 +41° 40' 13.66" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.5^ (b); 13.6^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: 13.0^ - Object Size: 1,2' x 0,8' [NGC .IC] - Position Angle: ---° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): 0,015097.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: SBa/Sa

Bellissima galassia che merita di esser ripresa con focali maggiori. Distante poco più di 2' in direzione NE da NGC 996, è una galassia spirale classificata come SAB(s)a? pec? Scoperta da Edouard Stephen l'8 dicembre 1871 è stata successivamente osservata dal Dreyer nel 1860.come "extremely fain". La caratteristica che la rende particolare, non visibile comunque alla scala dell'immagine sopra riprodotta, è la grande estensione delle sue due braccia spirali principali. In particolare quella a N che è piuttosto lunga e quasi rettilinea (ad una prima stima effettuata sul DSS giunge ad essere di quasi 2') che farebbe supporre una forma interagente con qualche altra galassia presente nel campo. NGC 999 stranamente non è presente nell'elenco delle galassie peculiari di Halton Arp. A parte la foto del DSS non ho trovato sul web altre immagini di questa piccolo, ma certamente interessante galassia in Andromeda.

 
NGC 1001 - Galaxy in Group of Galaxies in Perseus - PGC 10050; MCG+07-06-050; 2MASX J02391263+4140182; Gaia DR2 337000077692544768; Z 539-69: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 39m 12.67s - Dec J2000.0 +41° 40' 18.11" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.8^ (b); 15.6^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: 13.0^ - Object Size: 0,7' x 0,3' [NGC .IC] - Position Angle: 132° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): +0,015537.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: Sbc - Sab?
 

UGC 2172 - Galaxy in Perseus - PGC 10235; MCG+07-06-055; 2MASX J02421083+4321183; Z 539-78: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 42m 10.83s - Dec J2000.0 +43° 21' 18.38" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.6^ (b); --.-^ (v), 13,6^ (r); Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 0,4' x 0,3' [SIMBAD] - Position Angle: ---° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): +0,001816.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: Im

E' una bella galassia irregolare dove nell'SDSS appare di un vistoso colore celeste. Si trova accanto ad una stella di magnitudine 14,8^ (r) che in parte si proietta sovrastandola. E' immersa in un campo di stelle comprese tra la 13^ e la 14^ magnitudine. Verso la parte SO si allunga l'alone meno luminoso della galassia. Sovrapposta a questa galassia nel 1937 è esplosa la nova 1937 Perseo. Prossimamente farò una ricerca per individuarne il tipo e qualche informazione in più.

 

UGC 2227 - Galaxy in Group of Galaxies in Perseus - PGC 10457; MCG+07-06-067; 2MASX J02455433+4248438; Z 539-94: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 45m 54.34s - Dec J2000.0 +42° 48' 43.80" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.7^ (b); --.-^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 0,7' x 0,6' [SIMBAD] - Position Angle: ---° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): +0,019734.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: SBb

Probabilmente è la galassia più bella del campo inquadrato. Ricorda l'aspetto apparente di M95, galassia nella costellazione del LEo, ovviamente più piccola e ruotata di 90°

 
Abell 372 - Cluster of Galaxies in Perseus - ACO 372; EQ 0240+417: Object Coordinates: RAJ2000.0 02h 43m 36.0s - Dec J2000.0 +41° 50' 42" [SIMBAD] - Magnitudine: --.-^ (b); --.-^ (v), --,-^ (r); Surface Brightness: --.-^ - Object Size: --,-' x --,-' [SIMBAD] - Position Angle: ---° - Object Classification: ---.- Redshift z(~) V (Km/s): +0,107300.- Spectrum: --- Distance: --- ly - Morphological Type: ---
 
 
 
History of Observation and description:
 
 
 
Charles Messier: August 25, 1764. 34. 2h 27m 27s (36d 51' 37") +41d 39' 32"
Cluster of small stars, between the head of Medusa (Algol) & the left foot of Andromeda, a little below the parallel of Gamma [Andromedae]: with an ordinary telescope of 3 foot [FL] one can distinguish the stars. Its position has been determined from Beta [Persei], the head of Medusa. (diam. 15')

[Mem. Acad. for 1771, p. 448-449 (first Messier catalog)]
In the same night of [August] 25 to 26, [1764,] I have determined the position of a cluster of small stars between the head of the Medusa & the left foot of Andromedaalmost on the parallel of the star Gamma of that letter constellation. With an ordinary [non-achromatic] refractor of 3 feet [FL], one distinguishes these stars; the cluster may have 15 minutes in extension. I have determined its position with regard to the star Beta in the head of the Medusa [Beta Persei, Algol]; its right ascension has been concluded at 36d 51' 37", & its declination as 41d 39' 32" north.
[p. 457] 1764.Aug.25. RA: 36.51.37, Dec: 41.39.32.B, Diam: 0.15. Cluster of small stars between the head of the Medusa & the left foot of Andromeda, at little distance to the parallel of the star Gamma of the latter constellation.

 
Johan Elert Bode: Bode 8.: A star cluster.
On September 2 [1774], I undertook a closer determination of the position of the star cluster which shows up to the naked eye between Algol in the Medusa's head and Alamak at the foot of Andromeda, and found its separation from Algol as 5deg 18', from Alamak as 7deg 6', and from Pi in the Medusa's Head as 4deg 27', and from p there as 4deg 51'.
 
Frederick William Herschel: [PT 1818, p. 443. Reprinted in: Scientific Papers, Vol. 2, p. 598]
The 34th of the Connoissance. [M 34 = NGC 1039]
"1799, 7 feet finder. It is visible."
"1783, 1794, 7 feet telescope. A cluster of stars; with 120, I think it is accompanied with mottled light, like stars at a distance."
"1784, 1786, 20 feet telescope. A coarse cluster of large stars of different sizes."
By the observation of the 7 feet telescope, the profundity of this cluster does probably not exceed the 144th order.
 
John Frederick William Herschel: h 248 = M34.
Sweep 389 (December 23, 1831)
RA 2h 31m 6.1s, NPD 47d 56m 43s (1830.0) [Right Ascension and North Polar Distance]
Fine cluster; about 20 st 9 10...11 m and as many less. Fills field, coarsely scattered. Place that of D (h 1123).
Fine cluster; about 20 stars of 9m, 10 to 11 m and as many less [fainter]. Fills field, coarsely scattered. The place given is that of the Double Star h 1123.

Sweep 190 (October 29, 1828)
RA 2h 31m 8.7s, NPD 47d 57m 50s (1830.0)
Poor; coarse; very badly seen through haze.

 
William Henry Smyth: CIV [104]. M34. CIV. 34 M. Persei.
AR 2h 31m 46s, Dec N 42d 02'.7
Mean Epoch of Observation: 1837.78 [Oct 1837]
A douvble star in a cluster, between the right foot of Andromeda and the head of Medusa; where a line from Polaris between Epsilon Cassiopeia and Alpha Persei to within 2deg of the parallel of Algol, will meet it. A and B, 8th magnitudes, and both white. It is in a scattered but elegant group of stars from the 8th to the 13th degree of brightness, on a dark ground, and several of them form into coarse pairs. This was first seen and registered by Messier, in 1764, as a "mass of small stars;" and in 1783 was resolved by Sir W. Herschel with a seven-foot reflector: with the 20-foot he made it "a coarse cluster of large [bright] stars of different sizes [magnitudes]." By the method he applied to fathom the galaxy, he concluded the profundity of this object not to exceed the 144th order.
 

John Frederick William Herschel:, General Catalogue: GC 584

GC 584 = h 248 = M34.
RA 2h 33m 2.3s, NPD 47d 49' 25.0" (1860.0) [Right Ascension and North Polar Distance]
Cl; B; vL; lC; sc st 9 8 observations by W. & J. Herschel.
Cluster; bright; very large; little compressed; scattered stars of 9th magnitude.

 
John Louis Emil Dreyer: NGC 1039. - NGC 1039 = GC 584 = h 248; M 34.
RA 2h 33m 2s, NPD 47d 49.4' (1860.0) [Right Ascension and North Polar Distance]
Cl, B, vL, lC, sc st 9; = M34
Cluster, bright, very large, little compressed, scattered stars of 9th magnitude.
Remark: Figure in Pihl [M.N. xxviii]
 
Camille Flammarion: in [Les Etoiles et les curiosites du ciel - 1904] "...La moindre lunette dirigée vers eux nous transporte au sein d'une poussière de soleils. Spectacle inimaginable! C'est comme un morceau de la Voie lactée qui se serait rapprochè de nous. On voi une étoile rouge entre les deux amas et l'on en découvre une autre vers le centre du second. Le premier laisse apercevoir dans sa ragion centrale une petite couronne d'étoiles, un peu elliptique, de 39" de longueur sur 33" de largeur, et à còté, suivant la première nébuleuse dans le mouvement diurne, l'oeil est frappé par une étoile de 7° grandeur qui parait abandonnée au milieu de la nuit, sur un espace désert rend plus noir par le contraste. Notre fig.64 montre cet amas tel qu'il apparait dans une lunette de 11 centimètres. Il y là plusieurs centaines de soleils, séparés sans doute les uns de autres par des distances analogues à celles qui s'étendent d'ici aux étoiles.
Peut-étre un système de planètes habitées vogue-t-il autour de chacun de ces soleils, et sans doute au milieu de leurs nuits les habitants de ces mondes lointains n'ont-ils pas plus de lumière que nous-mémes. Combien de milliers d'années la lumière n'emploite-t-elle pas pour venir de là! On peut aussi, par les nuits les plus pures, apercevoir à l'oeil nu un autre amas d'étoiles, précédant Algol, à peu près au milieu de l'intervalle qui s'étend entre cette variable et y Andromède, un peu plus près d'Algol que de y (se servir de la fig.54). C'est la nébuleuse 34° du catalogue de Messier, décrite par lui en 1764 comme "une masse de petites étoiles", et
résolue dès cette époque. Magnifique amas d'étoiles, curieux à observer,
comme les précédents dans nos lunettés populaires de 61, 75, 95 et 108 millimètres..."
 
 

Bibliografia di riferimento:

Simbad: Astronomical Database - CDS (Strasbourg)

NED: NASA/IPAC Extragalactic Database

VizieR: published astronomical catalogues and data tables

Historical Deep Sky Object List: by H. Frommert; C. Kronberg; Glen Cozens; G. McArthur; B. Arnett

Aladin: Sky Atlas - Centre de Données astronomiques de Strasbourg (CDS)

Guide software: Project Pluto 168 Ridge Road Bowdoinham ME 04008 (UNITED STATES)

Burnham's Celestial Handbook: An Observer's Guide to the Universe Beyond the Solar System - Robert Burnham, Jr - Dover Pubblications. Inc - Ney York

NGC 2000.0 - Roger W. Sinnott - Sky Publishing Corporation - Cambridge, Massachusetts

Star Clusters - B. A. Archinal, S. J. Hynes - Willmann-Bell, Inc.

Il cielo - G. Cecchini - Unione Tipografico - Editrice Torinese

NGC - IC Photographic Catalogue - Shigemi Numazawa & Nanayo Wakiva - ed. Seibundo Shinkosha University Publishing co. Ltd. - 2009

The Revised New General Catalogue of NonStellar Astronomical Objects - J.W. Sulentic & W. G. Tifft - The University of Arizona Press Tucson, Arizona

Sky Catalog 2000.0 - Vol. 2 - Double Stars and Nonstellar Objects - edited by A. Hirhfeld & R. W. Sinnott - Sky Publishing Corporation - Cambridge, Massachusetts

Atlas of the Messier Objects - R. Stoyan, S. Binnewies, S. Friedrich & K. P. Schroeder - Cambridge, University Press

70 Photometry of The stars in Galactic Cluster Fields - Pubblications of the United States Naval Observatory XVII 1950-61 Catalogue

Interstellarum Deep sky Atlas - R. Stoyan, S. Schuring - Oculum Cambridge University Press 2014

Millennum star Atlas - R. W. Sinnott, M. A. C. Perryman - Sky Publishing Corporation - Cambridge, Massachusetts - ESO - ESTEC, Noordwijk, The Netherlands

Atlas of The Heavens - Atlas Coeli 1950.0 - Antonin Becvar - Sky Publishing Corporation - Cambridge, Massachusetts - Czechoslavak Academy of Sciences

TriAtlas Second Edition - J. R. Torres & C. Skelton

Observing & Cataloguin Nebulae & Star Clusters - W. Steinicke - Cambridge University Press - 2011

ACompanion to Astronomy & Astrophysics - K. R. Lang - Springer

Astronomical Observations - E. Gregersen - Britannica Educational Publishing

Astronomie Populaire Description Genelrale du Ciel - Camille Flammarion - Paris C. Marpon et E. Flammarion Editeurs - 1880

Atlas & Catalog of Dark Clouds Based on Digitized Sky Survey I - K. Dobashi, H. Uehara, R. Kamdori, T. Sakurai & M. Kaiden - Astrophysical Journal

Biographical Encyclopedia of Astronomers - K. Bracher, R. J. Jarrell, J. D. Marché, E. J. Ragep - Springer

Catchers of the Light - Vol. 1 - Stephan Hughes -

 

 

 
 
 
 
Danilo Pivato © Copyright: - Images & texts 2018 - All rights reserved
       
 
Since: 01/01/2004
 
       
 
Since: 01/11/2010