Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato | ||
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The Analysis of Frame |
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M55: NGC 6809; Gcl 113; C 1936-310; CD-31 16934; Globular Cluster:- [field: 2,80° x 4,19°] --- - Mag Limite: 18.9^ - 19.3^ (r) Fonte (SDSS DR16) --- Obiect Coordinates: RA J2000.0 19h 39m 59.71s - Dec J2000.0 -30° 57' 53.1" [SIMBAD] --- Magnitudine: 6.49^ (v); --.-^ (b); 6.--^ (r); --- Surface Brightness: --.-^ --- Object Size: 19' x 19' --- Position Angle: --.-° --- Object Classification: XI --- Redshift z (~) V (Km/s): -0.000582 [0.000001] --- Spectrum: Scoperto da Nicholas Luis de Lacaille tra i 1751 e il 1752 durante le sue osservazioni del cielo australe quando si trovava in Sud Africa. Nei suoi appunti scrisse che si trattava del 14mo oggetto "nebuloso senza stelle" paragonandolo al nucleo di una grande cometa. Il 29 luglio 1764 Messier sperava di poter ripetere l'osservazione di Lacaille per inserirlo nel suo primo catalogo, senza successo essendo M55 troppo meridiaonale. Tuttavia, quasi esattamente dopo 14 anni , il 24 liglio del 1778, riuscì finalmente ad osservarlo, subito dopo aver scoperto, per caso nella stessa notte, M54. Gli appunti riportati di Messier relativi a questa scoperta sono: ..".Nebulosa biancastra di circa 6' di diametro di luce uniforme, sembra non contenere alcuna stella..." M55 appare di forma leggermente allungata in direzione est-ovest e si trova a declinazioni piuttosto basse per le nostre latitudini. Infatti i suoi -31° di declinazione misurati sul suo centro geometrico fanno si che si trovi, quando visibile in cielo, perennemente avvolto nei bassi strati della nostra atmosfera e in particolare in vicinanza di quelle zone del cielo vicine l'orizzonte, sempre disturbate dall'inquinamento luminoso. M55 viene considerato uno degli ammassi globulari più vicini alla Terra (17.300 a.l.). Ed è per questo motivo, unito alla sua densità specifica, alla sua debole luminosità (magnitudine assoluta -6,85) che all'osservazione visuale e fotografica, appaia poco condensato al centro nonostante la sua poderosa estensione angolare. La magnitudine delle sue stelle più brillanti è pari alla 11,2. Nei suoi confini si conoscono diverse stelle variabili, in maggioranza del tipo RR Lyrae con periodo misurato e quindi conosciuto e del tipo SX Phoenix, tutte con periodi di poche ore. L'elenco sotto riportato in tabella si rifersice alle variabili fino ad oggi scoperte. Le stelle variabili in M55 -- Data la scala piuttosto ridotta della fotografia le stelle variabili dell'ammasso globulare M55 non vengono state riportate sulla mappa sopra riportata, Per chi fosse interessato si rimanda alla corrispettiva fotografia di M55 realizzata con il Takahashi BRC250 al segunete link: (m55 brc L map (danilopivato.com) |
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