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Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato
 
AStrum 2009: Astronomia & Strumenti
Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo

 

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5.S.09 - Telescopio Zenitale - Troughton & Simms, Londra 1890
 
 
5.S.08 - Astrografo - Cooke & Sons', York (Gran Bretagna) 1885
Particolare del cerchio verticale di 20cm di diametro, finemente diviso.
Apparecchio fotografico ad uso astronomico, composto da una camera ottica in legno di noce munita di obiettivo anastigmatico Cooke da 8,2cm di apertura e 46cm di distanza focale con possibilità di diaframmare l'obiettivo da f/5,6 a f/45. La camera è completa di guide per l'inserimento di portalastre in legno di mogano, per due lastre di diverso formato. Fu con questo strumento che Vincenzo Cerulli a Collurania prese gran parte delle lastre fotografiche su cui studiava comete e pianetini.

 

 

 

           
 
5.L.03 - Schiapparelli, Giovanni Virgilio (1835-1910), Osservatorio di Brera.
 
 
6.1.1.S.01 - Rifrattore Merz - Monaco prima metà del XIX
Nel 1877 l'astronomo Schiapparelli riprodusse le sue osservazioni di Marte, effettuate con il telescopio Merz da 22cm dell'Osservatorio di Brera, disegnando una crta dettagliata della superficie del pianeta, sulla quale compariva una fitta serie di linee, denominate "canali". Il diario di osservazioni qui esposto corrisponde alla pagina del 1882, anno in cui Schiapparelli osservò nei canali il fenomeno della "geminazione" (i canali, cioè, apparivano doppi).
Questo telescopio a montatura equatoriale, ha i cerchi con le divisioni incise in argento e dotati di una coppia di nonii per misure dell'ordine dei secondi (di tempo e d'arco). In origine il telescopio era dotato di un meccanismo d'inseguimento, in grado d'imprimere allo strumento un movimento rotatorio coerente con il moto diurno degli astri. Lo strumento fu acquistato nel 1858 dall'Osservatorio Astronomico di Padova e fu impiegato primariamente per osservazioni di comete e asteroidi. Dal 1870 in poi, esse venne anche utilizzatoper studi di fisica solare: ad esso infatti fu adattato lo spettroscopio a visione diretta di Hofmann. Nel 1870 questo telescopio venne utilizzato in occasione della spedizione per l'osservazione dell'eclisse totale di Sole visibile nell'isola.

 

 

 

           
 
6.S.03 - Spettroscopio a visione diretta - Georg & Sigmund Merz, Monaco, metà XIX secolo
 
 
- Spettroscopio a prismi - Poggiali-Donati (attr.), Firenze, ca 1870
Questo spettroscopio a visione diretta fu utilizzato da Angelo Secchi all'Osservatorio del Collegio Romano per i suoi studi di Spettrografia stellare. Il collimatore, l'apparato disperdente e il cannocchiale, sono montati nello stesso tubo che si compone di tre sezioni: la prima comprende il collimatore, munito di fessura regolabile; la seconda contiene il sistema di prismi a vetri crown e flint; la terza sezione è costituida dal cannocchiale con oculare, munita di un piccolo micrometro per misurare le distanze relative fra le righe osservate.
Questo spettroscopio veniva impiegato per osservare lo spettro della luce proveniente da sorgenti astronomiche o di laboratorio. La montatura è formata da due tubi in ottone e da una scatola sagomata che contiene cinque prismi montati in successione mediante i quali veniva dispersa la luce. Si notino il tubo recante la fenditura quando per l'osservazione dello spettro e il cannocchiale di scala che serviva a risaltare la proiezione delle righe spettrali.

 

 
 
 

 

 

 

 
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